1^fase: lezione frontale dialogata per esplorare ed analizzare
2^fase: realizzazione di cartelloni esplicativi delle linee melodiche, interiezioni e onomatopee;
3^fase: esperienze di produzione e registrazione di microsceneggiature singolarmente o in gruppo;
4^fase: ideazione e realizzazione du un prodotto unico;
5^fase: disseminazione del prodotto.
Le prime tre fasi si possono svolgere sia in presenza che a distanza e possono essere svolte singolarmente oppure in piccoli gruppi di lavoro.
La quarta fase se svolta in presenza prevede la video registrazione live del prodotto, altrimenti si può fare a distanza con un montaggio video successivo.
La quinta fase di presentazione del prodotto finito si può fare sia in presenza che a distanza. Se fatta in presenza può coinvolgere altre classi parallele o i genitori. Altrimenti può essere fatta a distanza con la visione del video tramite piattaforma online.
La fase di esplorazione del materiale parte dalla proposta preparata dal docente di analizzare in quanti modi e quali significati può avere una semplice frase o addirittura una parola se si cambiano le intenzioni con cui si pronuncia. Quando cambiano gli elementi prosodici, che altro non sono che le caratteristiche della musica stessa, gli effetti della comunicazione cambiano di conseguenza. Pertanto l'obiettivo finale di questo percorso è avere consapevolezza che stati d'animo, prosodia e musica sono strettamente correlati. Questa consapevolezza si raggiunge con la sperimentazione diretta del materiale verbale attraverso una registrazione per poi fare le dovute valutazioni con l'aiuto anche di schemi informali delle varie linee melodiche che si possono scoprire. Attraverso le attività stimolanti di produzione di stili verbali i ragazzi acquisiscono la consapevolezza della relazione stretta tra parola e musica. Tra le attività che si possono proporre ci può essere l'interpretazione di un personaggio di un quadro a cui si affida una parte (un avvocato in tribunale, un profeta, un venditore in piazza, una spia, o un'altra categoria) e si legge un testo. Per rendere ancora più interessante l'interpretazione, all'interno del testo da leggere, occorre inserire le interiezioni che corredano la lettura e ne rafforzano lo stato d'animo che si vuole rappresentare. Il testo da leggere può essere un testo reale, ma potrebbe essere una poesia di F. Maraini oppure un bacedifo che destruttura il senso delle parole curando solo l'intonazione. L'esplorazione deve continuare con l'ascolto di "Stripsody" di C. Berberian per prendere coscienza della funzione espressiva del linguaggio dei fumetti e delle onomatopee. Oltre a questo ascolto, altri esempi musicali possono fornire spunti di riflessione su come la musica abbia anche utilizzato i versi degli animali anche come onomatopea (A. Banchieri "Contrappunto bestiale alla mente"; G. Rossini "Duetto dei gatti").
Questo percorso di scoperta della parola che diventa musica o ritmo si conclude con la realtà degli slogan e del rap. Il regno del rap è sicuramente un terreno molto vicino al vissuto dei ragazzi che non avranno nessuna difficoltà ad immergersi nella fase più creativa del percorso. Lo slogan può invece concludere l'attività in modo esaltante e gioioso.
Le metodologie da utilizzare sono la lezione dialogata, l'ascolto, il laboratorio, la ricerca, i momenti di discussione guidata, di confronto dai quali far emergere le peculiarità del linguaggio parlato, i lavori di gruppo con riflessioni e conversazioni circa le modalità con cui si utilizza la voce. I lavori di piccoli gruppi saranno utilizzati per la progettazione delle microsceneggiature.
è utile utilizzare griglie di osservazione per monitorare la partecipazione e l'impegno, l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità e la capacità di organizzare quanto appreso in una produzione originale ed efficace.